Nei piccoli comuni sarà possibile fare documenti e sbrigare pratiche in un unico punto
PNRRRealizzare in 6.933 uffici postali, in comuni con meno di 15 mila abitanti, uno sportello unico in cui saranno erogati una serie di servizi della pubblica amministrazione ora sparsi tra vari uffici. Tra i vari servizi, la richiesta di carta identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto di armi (gestiti dal ministero dell'Interno); richiesta di re-emissione di codice fiscale, estratto conto posizioni debitorie, visura planimetrie castali, esenzione canone Rai, deleghe soggetti fragili (gestiti dall'Agenzia delle Entrate). È il progetto “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale” da 1,12 miliardi di euro, finanziato con 800 milioni attraverso il piano complementare del PNRR e per il resto da Poste Italiane, che si prepara a farlo partire.
La prima linea di intervento
L’obiettivo del progetto Polis è la promozione della coesione economica, sociale e territoriale in relazione ai piccoli centri urbani e alle aree interne del paese, creando degli “sportelli unici” di prossimità che assicurino l’accesso ai cittadini dei comuni più piccoli a tutti i servizi pubblici in modalità digitale, attraverso una piattaforma di servizio multicanale di Poste Italiane. Il progetto prevede due linee di intervento. Il primo, sullo “sportello unico”, prevede che gli oltre 6.900 uffici postali vengano trasformati e dotati di una infrastruttura digitale e tecnologica all’avanguardia, che garantisca la massima fruizione del cittadino.
I primi tre prototipi sono in fase di completamento a Fara in Sabina, Campagnano di Roma e San Felice Circeo. Entro marzo saranno pronti 18 sportelli unici, realizzati all'interno degli uffici postali. Sarà possibile ottenere anche certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica (Inps), rilascio patente nautica, denuncia e richiesta duplicati patente (ministero per le Infrastrutture). Nei comuni presso i quali saranno realizzati questi sportelli unici basterà recarsi presso l'ufficio postale per poter richiedere questi servizi. Tra i primi 18 comuni nei quali sarà realizzato lo sportello unico ci sono Tolmezzo (UD), Lamon (BL), Calolziocorte (LC), Gattico-Veruno (NO), Taggia (Im), Collecchio (PR), Alto Remo Terme (BO), Borgo a Mozzano (LU), Magione (PG), Cepagatti (PE), Macchiagodena (IS), Piedimonte Matese (CE), Bernalda (MT), Cetraro (CS), Aragona (AG).
La seconda linea di intervento
La seconda linea d’intervento, “Spazi per l’Italia”, prevede la realizzazione di una Rete nazionale formata da 250 spazi per il co-working, la formazione e l’erogazione di servizi avanzati per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. Tale rete, spiega il Ministero delle imprese e del made in Italy in una nota, è realizzata attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali distribuiti in tutte le province italiane. Tali strutture costituiscono una rete nazionale, in quanto tutti gli edifici sono tra loro interconnessi. L’affidamento del progetto a Poste come soggetto attuatore trova motivazione nella diffusione capillare delle sue strutture. Il progetto prevede un monitoraggio operativo del raggiungimento degli obiettivi tramite un portale pubblico dedicato, gestito dal soggetto attuatore, che assicura la trasparenza sui processi di gara e sui fornitori ingaggiati. Il Ministero monitora lo stato di avanzamento del progetto per mezzo dei sistemi informativi RGS.
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